Le buone pratiche? Semplicemente efficaci! Impara a non dare nulla per scontato e segui i consigli di Christian Pagliarani.

Alice: “Che strada devo prendere?” chiese Alice allo Stregatto trovandosi davanti ad un bivio? . “Dove vuoi andare?”, domandò lui a sua volta. “Non lo so”, rispose Alice. “Allora, – disse lo Stregatto – non ha importanza” (da Alice nel Paese delle Meraviglie). Nelle favole e nei racconti per bambini, incontriamo spesso ovvietà, o concetti che una volta adulti sembrano ovvi. Ma è proprio l’ovvio, che si dimostra di sovente, la vera “buccia di banana”, su cui scivolano le aziende e le persone. Ovvietà come sapere quali sono i principi fondamentali su cui si fonda un’azienda e quali strade la stessa intende percorrere, per raggiungere quindi i suoi obiettivi. Ovvietà come ascoltare veramente le persone, o fare domande con il solo intento di ricevere risposte chiare e precise. 

Questi sono alcuni degli aspetti, della vita aziendale, ma anche personale, lavorativa e relazionale di ognuno di noi, che Christian Pagliarani ha affrontato nel suo nuovo intervento a Radio Evolution Forum, durante il quale ha risposto alle sollecitazioni di Sara Serafini. 

Sara – “Christian potresti descriverci l’importanza che ricoprono la Mission e la Vision Aziendali?” 

Christian – “Mission e Vision sono senza dubbio buone pratiche da attuare, anzi dovrebbero essere parte integrante della natura dell’imprenditore, il motivo per cui un imprenditore apre quella specifica azienda. Accade spesso nelle aziende, che vengono redatte e poi lasciate in un cassetto. In altre addirittura non si sa nemmeno cosa siano. In realtà sono elementi guida che portano l’azienda da un punto A ai prossimi 10, 20, 30 anni. Dipende da cosa uno vuole fare. La Missione è la motivazione che ti spinge a fare, a prenderti la responsabilità, per cui sei disposto ad impegnarti, per cui ti impegni a trainare la tua azienda ogni giorno. La Visione è dove dobbiamo andare nei prossimi 2, 3, 5 anni. La visione è quella cosa che cambia costantemente, si aggiorna con il mercato che cambia, mentre la Mission è quella vocazione che nasce da dentro”. 

Sara – “Tornando ad un argomento caldo, che tu affronti costantemente come quello della leadership. C’è una tecnica per capire chi abbiamo di fronte, in modo da interagire meglio ed in maniera sempre più empatica?” 

Christian – “In termini di leadership il fatto di capire chi abbiamo di fronte, passa attraverso la sua conoscenza. Per conoscere possiamo affidarci ad una serie di domande che possiamo fare. È una questione di pratica e preparazione. Non è semplice se non si conosce come farlo, una volta imparato cosa chiedere, e facendo pratica diventa più facile. Il protocollo è ampio, proviamo a partire da un esempio: come posso sapere se questa persona necessita di informazioni generali o dettagliate? Potrei infatti avere di fronte una persona che con poche informazioni è a posto, quindi quando parleremo di qualcosa non dovrò entrare o dilungarmi nei dettagli. Mente potrei trovarmi a dover interagire con una persona, che in quel contesto specifico, il contesto è sempre importante, ha bisogno di molte informazioni. Come faccio a scoprirlo? Lo chiedo: preferisci che ti dia delle spiegazioni in generale o vuoi che ti approfondisca l’argomento? In base alla risposta ricevuta, noi potremo misurarci, regolarci. Questa domanda va ad estrarre uno degli schemi di pensiero, di ragionamento della persona. Se la utilizzassimo anche in vendita avremmo a disposizione una “potenza di fuoco” non da poco. Questa è la prima idea, il primo esempio, passiamo alla seconda idea che vi vorrei dare. Se abbiamo di fronte una persona che parla molto velocemente e noi invece parliamo in maniera molto lenta, ecco che si crea una distanza, e sicuramente non riusciremo ad innescare l’empatia. Se vogliamo attivare l’empatia, dobbiamo cercare di avvicinarci al suo modo di parlare. Il che non significa fregare qualcuno, o essere finti, ma, come quando si va a casa degli altri, ci si adegua alle regole della casa dove si è, lo stesso accade quando si parla di empatia, di relazioni: si tratta solo di andare verso la persona per piacergli, a prescindere dallo scopo per il quale si cerca di instaurare la relazione”. 

Sara –“Hai dei consigli o tecniche da lasciare a chi ci sta ascoltando, per comunicare meglio?” 

Christian –“Ne avrei un treno, perché la comunicazione è tra gli argomenti più importanti in ambito aziendale e nelle relazioni in generale. Per comunicare meglio, quando siamo davanti ad una persona, iniziamo dal guardarla negli occhi, proseguiamo con il mettere via il telefono. Poi è importante chiedere, quando si è spiegato qualcosa di corposo, di riassumercelo in 15 parole, per capire cosa ha compreso effettivamente la persona. Parallelamente il chiedere un feedback: ti va di ripetere quanto ti ho detto? Un discorso più ampio per capire cosa effettivamente è stato recepito, codificato di quello che è stato detto. Da qui avremo un riscontro diretto sulla coincidenza o meno di intenti e percezioni. Ogni giorno facciamo oltre 60.000 pensieri, può capitare che le altre persone pensino di aver compreso anche se poi effettivamente non é così. Questi piccoli accorgimenti ci permettono di avere invece di comprenderci meglio e ottimizzare tempi e trasmissione di informazioni, con notevoli benefici per esempio in ambito aziendale”. 

Per ascoltare la versione integrale dell’intervista non devi far altro che seguire Radio Evolution Forum su Telegram. Mentre ringraziamo Christian Pagliarani per i suoi consigli illuminanti, rinnoviamo il saluto di tutto lo staff di Radio Evolution Forum e vi diamo appuntamento alla prossima puntata.

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