obiettivi

Impegni e responsabilità del leader, ne parliamo con Christian Pagliarani.

Essere un leader non è tutto rose fiori, anzi si tratta di una posizione che implica tante responsabilità e di conseguenza anche diversi obblighi. Sara Serafini ne ha parlato con Christian Pagliarani durante l’intervista per radio Evolution Forum, il canale Telegram di Evolution Forum, in cui si è esplorata la figura del leader, che si tratti di un imprenditore, del responsabile di un team o di un genitore in famiglia.

Christian Pagliarani per Evolution Forum

Effetti psicologici di azioni non etiche.

Farsi capire significa anche saper utilizzare le parole giuste affinché l’altra persona abbia meno dubbi possibile su ciò che vogliamo comunicargli.
Ecco allora una lista delle parole che sono da maneggiare con cura, visto che spesso cambiano il significato di ciò che vogliamo in realtà dire.

È tardi… è tardi… Da bianconiglio a leader, con la corretta gestione di tempo e priorità.

Si può fare con un’ottima gestione del tempo. Nei miei corsi per manager, gli  incontri sulla leadership partono proprio dal tema della gestione del tempo. Perché la gestione del tempo è una delle necessità del leader. In realtà non è tanto una questione di  gestione del tempo, ma di spazio da dedicare alle cose. Imparando a incastrare in maniera corretta gli spazi per le cose che si devono fare, si possono gestire i mille impegni che un leader ha. Per esempio oltre ad  avere 1, 2, 4, 5, 6 aziende (il numero varia a seconda di cessioni e acquisizioni), ho scritto 9 libri, sono  consulente, mental coach, formatore. Cosa mi permette di fare tante cose? Una buona gestione del tempo,  che ti permette di fare più cose, ottimizzando gli incastri. Altro elemento importante in assoluto è la delega. Il leader che non sa delegare, ha un bellissimo o bruttissimo problema. Il leader deve imparare a delegare. Che è diverso da quello che in Romagna chiamiamo Sbolognare. Delegare è un qualcosa che si fa con  metodo

Le 8 domande da fare in riunione per non dare nulla per scontato.

1. Quali azioni vincenti abbiamo messo in campo per cui è importante la condivisione tra noi?
2. Come sono andate le attività della scorsa settimana?
3. Quali attività dobbiamo mettere in campo questa settimana?
4. C’è qualcosa di importante su cui dobbiamo chiarirci fra noi dello staff? Ad esempio, devo fare il “Punto Zero”con qualcuno?
5. Devo dare o ricevere feedback da qualcuno?
6. C’è qualche attività importante da condividere? Ad esempio eventi, festività, cene, serate da programmare anche a lungo termine?
7. Come la comunichiamo a vertice, Collaboratori e pubblico?
8. Quali informazioni condividere con tutto lo staff del gruppo, trasversalmente?

Le buone pratiche? Semplicemente efficaci! Impara a non dare nulla per scontato e segui i consigli di Christian Pagliarani.

Mission e Vision sono senza dubbio buone pratiche da attuare, anzi dovrebbero essere parte integrante della natura dell’imprenditore, il motivo per cui un imprenditore apre quella specifica azienda. Accade spesso nelle aziende, che vengono redatte e poi lasciate in un cassetto. In altre addirittura non si sa nemmeno cosa siano. In realtà sono elementi guida che portano l’azienda da un punto A ai prossimi 10, 20, 30 anni. Dipende da cosa uno vuole fare. La Missione è la motivazione che ti spinge a fare, a prenderti la responsabilità, per cui sei disposto ad impegnarti, per cui ti impegni a trainare la tua azienda ogni giorno. La Visione è dove dobbiamo andare nei prossimi 2, 3, 5 anni. La visione è quella cosa che cambia costantemente, si aggiorna con il mercato che cambia, mentre la Mission è quella vocazione che nasce da dentro.

Focalizzare l’obiettivo, ma soprattutto i passi per raggiungerlo. Essere un leader significa anche essere capace di rimproverare, ma l’azienda procede più spedita se i valori sono chiari e condivisi da tutti. – Christian Pagliarani

Nella comunicazione persuasiva è molto efficace inserire dei comandi nascosti nelle frasi.

Ognuno di noi in un qualche momento della propria vita è stato capo di qualcosa o di qualcuno. Per alcuni risulta complesso esse anche capo di se stesso, ma il discorso si fa più interessante quando accettiamo la sfida di smettere di essere “capi” e cominciare ad essere leader. La prospettiva cambia, le energie in gioco cambiano, ma i risultati, sotto ogni punto di vista, sono sicuramente più soddisfacenti. 

Essere leader: un traguardo o un nuovo inizio? Scopriamo il dietro le quinte della gestione aziendale con Christian Pagliarani. 

Nella comunicazione persuasiva è molto efficace inserire dei comandi nascosti nelle frasi.

Ognuno di noi in un qualche momento della propria vita è stato capo di qualcosa o di qualcuno. Per alcuni risulta complesso esse anche capo di se stesso, ma il discorso si fa più interessante quando accettiamo la sfida di smettere di essere “capi” e cominciare ad essere leader. La prospettiva cambia, le energie in gioco cambiano, ma i risultati, sotto ogni punto di vista, sono sicuramente più soddisfacenti. 

I comandi nascosti della comunicazione persuasiva

Avere un’attitudine positiva aiuta gli affari ad andare sempre meglio.
Se vedi solo problemi e mai soluzioni, se credi che tutto andrà male,
inconsapevolmente stai gettando le basi per il tuo fallimento.
Se ti sforzi di essere ottimista, di guardare oltre gli ostacoli e di sorridere alle
avversità, le tue percentuali di raggiungere il successo aumentano.
È una questione di focus, cioè di concentrazione, di osservazione e
prospettiva.