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I quattro verbi che aiutano a eliminare i pregiudizi

In un mondo che cambia rapidamente, è essenziale imparare a eliminare i pregiudizi. Questo ci permette di mantenere una mentalità aperta e di abbracciare il cambiamento. Un esempio comune di pregiudizio è la convinzione che avere oltre vent’anni di esperienza equivalga automaticamente a competenza. Ma cosa significa veramente? Potrebbe benissimo essere che, in quei vent’anni, una persona abbia svolto il proprio lavoro senza migliorare. L’esperienza non è necessariamente sinonimo di bravura. Ecco come quattro verbi possono aiutarci a superare questi pregiudizi e a crescere.

Essere

Rifletti su chi sei adesso e chiediti se puoi migliorare. Spesso vediamo noi stessi in modo statico, ma siamo esseri in continuo cambiamento. Porsi domande su come possiamo migliorare ci aiuta a riconoscere che c’è sempre spazio per la crescita personale. Questo atteggiamento ci permette di abbracciare l’apprendimento continuo e di rimanere aperti ai cambiamenti.

Avere

Considera ciò che possiedi attualmente. Non si tratta solo di beni materiali, ma anche di competenze, conoscenze e relazioni. Chiediti se c’è qualcosa in più che potresti avere, sia in termini di risorse materiali che di abilità o conoscenze. Questo stimola una mentalità di crescita e riconosce che c’è sempre spazio per acquisire nuove cose che arricchiscono la nostra vita e il nostro lavoro.

Sapere

Pensa a tutto ciò che conosci ora. La conoscenza non è mai completa e c’è sempre qualcosa di nuovo da imparare. Chiedendoti se puoi conoscere qualcosa in più rispetto a ciò che già sai, riconosci che il sapere è infinito e che l’apprendimento deve essere un processo continuo. Questo contrasta l’arroganza che può derivare dal credere di sapere già abbastanza e ci mantiene curiosi e aperti a nuove informazioni e prospettive.

Fare

Rifletti su tutto ciò che fai attualmente. Le tue azioni, sia nel lavoro che nella vita privata, possono sempre essere migliorate. Chiediti se puoi fare qualcosa meglio di come lo fai adesso. Questo promuove una mentalità orientata al miglioramento continuo e alla qualità. È un invito a non accontentarsi mai della mediocrità e a cercare sempre modi per essere più efficienti ed efficaci.   Viviamo in un’epoca storica in cui è indispensabile un aggiornamento continuo. L’idea che una volta completata la formazione iniziale si possa fermare il proprio sviluppo è superata. Oggi, la formazione e l’apprendimento sono parte integrante della nostra routine quotidiana. Questo richiede una mentalità flessibile e pronta ad adattarsi ai cambiamenti costanti del mondo.   Emanuele Maria Sacchi

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