Verso la fine del reddito di cittadinanza, Gianluca Spadoni su Rete4: “La sfida è aiutare quel milione di italiani ad assumere nuove competenze”

Domenica 4 dicembre il direttore didattico di Evolution Forum Business School è stato ospite dell’approfondimento del TG4 “Diario della domenica”.

Il reddito di cittadinanza, così come è oggi, ha i mesi contati. Il governo italiano ne ha infatti annunciato l’abolizione dalla fine del 2023 aprendo un ampio dibattito nel paese.

Di questo si è parlato nell’ultimo approfondimento del TG4 “Diario della domenica”. Tra gli ospiti interpellati dalla conduttrice Manuela Boselli, oltre al sociologo Domenico De Masi e al massmediologo Klaus Davi, c’è stato anche Gianluca Spadoni, in qualità di direttore didattico di Evolution Forum Business School, che ha sottolineato l’importanza della formazione: “Abbiamo davanti la sfida delle nuove competenze. Abbiamo dei mesi per aiutare quelle centinaia di migliaia di persone che sono idonee al lavoro a rispondere alle richieste del mercato.

Il reddito di cittadinanza – ha detto il formatore – ha generato una cultura dell’assistenzialismo, del “tanto c’è qualcuno che pensa a te”, e purtroppo sappiamo che i tempi facili creano persone deboli.

Poi è chiaro che uno stato evoluto deve avere a cuore i più deboli e deve aiutare gli ultimi. Le persone che non possono lavorare devono essere sostenute. Io credo che nessuno parli di questo.

Ma tutti gli altri, tutti noi, siamo chiamati a tirarci su le maniche, a lavorare di più, a lavora meglio e a rispondere soggettivamente “io ci sono”. E sappiamo che le persone quando sono alle strette tirano fuori il meglio di loro”.

Ha poi aggiunto: “Il paradosso è che abbiamo milioni di persone che sono ferme ai box del lavoro e dall’altra abbiamo il mondo delle imprese che cerca professionalità senza trovarle. Dobbiamo porre l’attenzione sul fatto che le persone vadano aiutate ad avere nuovi strumenti”.

In questo senso “c’è un mercato del lavoro che velocissimamente chiede nuove competenze e abbiamo delle persone che nei prossimi mesi dobbiamo ricollocare.

C’è un tema enorme, perché non siamo abbastanza veloci nel dare le nuove competenze alle persone, e non parliamo solo di competenze tecniche ma anche di competenze umanistiche.

Sempre di più le aziende, il mercato, chiedono persone con quelle che in America chiamano le soft skill – ha aggiunto Spadoni – le nuove competenze umanistiche.

Dobbiamo essere in grado di essere più flessibili, di risolvere dei problemi, dobbiamo essere resilienti, dobbiamo saper collaborare”.

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