Formare, funzionare, performare: la formazione investimento strategico per la crescita personale ed aziendale.

Le nuove tecnologie, i nuovi mercati, le condizioni socio economiche in costante mutazione determinano oggi la necessità di nuove competenze e conoscenze aggiornate.

Le nuove tecnologie, i nuovi mercati, le condizioni socio economiche in costante mutazione determinano oggi la necessità di nuove competenze e conoscenze aggiornate

Quindi a prescindere dal ruolo o dalla professione la necessità della formazione continua è assodata. L’importanza della formazione non risiede solo nell’acquisizione di nozioni e tecniche, ma per la singola persona o per l’azienda ha un valore imprescindibile sul lungo periodo. 

Perché la formazione è un investimento per il futuro? 

La formazione influisce positivamente sul coinvolgimento, sulla motivazione e di conseguenza sulla produttività. Un individuo che ha la possibilità di crescere professionalmente o dal punto di vista personale, si sente apprezzato, valorizzato, è più contento e quindi motivato a fare meglio, a condividere gli obiettivi dell’azienda. Troverà sempre nuovi stimoli e soddisfazioni, aumentando contestualmente l’affezione nei confronti dell’impresa e il novero di benefici che può portarvi. 

Inoltre il lavoratore aggiornato sia dal punto di vista tecnologico, sia sui sistemi di lavoro, non solo è più efficiente ed efficace di quello che si accontenta dell’acquisizione di un titolo, ma rende la sua azienda più competitiva, capace di adattarsi e rispondere velocemente al cambiamento e all’innovazione. 

Partecipare a corsi di formazione scelti accuratamente rispetto agli obiettivi attesi, significa anche acquisire maggiore sicurezza nelle proprie capacità incrementando autonomia, capacità di problem solving e qualità del lavoro e del clima aziendale in generale. Una squadra di lavoro consapevole agevola la definizione di ruoli e processi, snellendo e ottimizzando le procedure e i flussi di lavoro. Ultimo non ultimo, persone costantemente formate e quindi motivate, abbassa notevolmente il turn-over, preservando le conoscenze e le esperienze dell’azienda, oltre a dare un’immagine di continuità che suscita fiducia nei confronti della clientela. Cosa poi non trascurabile evita i costi di ricerca e formazione di nuovo personale. 

Alla luce di tutto questo la formazione e in particolare quella continua, diventa quindi parte integrante della voce investimenti e non solo dei costi di un’azienda o del bilancio di un professionista. 

Nell’ultimo periodo anche in Italia questo concetto è sempre più recepito dalle aziende, in particolare da quelle più ampie, mentre gli investimenti in formazione sono ancora limitati in quelle di medie e piccole dimensioni. Poco più dell’8% dei lavoratori fruisce di percorsi formativi in azienda quando la media europea si attesta a poco meno dell’11%. 

Affinché l’investimento porti i frutti sperati, come ogni altro, deve essere ponderato, progettato e strutturato con precisione. I percorsi formativi devono essere mirati al conseguimento degli obiettivi posti e calati nella realtà dell’azienda. Per esempio corsi sulla gestione e l’organizzazione aziendale sarà utile ai responsabili di reparto, un percorso sulla persuasione o sulle tecniche di comunicazione potrebbe essere decisivo per il lavoro del comparto commerciale e marketing. 

Margini di crescita esistono a qualsiasi livello e in ogni settore e la formazione permette di spostare sempre più in alto o in avanti quel limite, potenzialmente all’infinito.

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