
La formazione per aziende in evoluzione.
Perché la formazione deve essere una voce del bilancio aziendale? E soprattutto la dobbiamo registrare tra i costi o tra gli investimenti?
Quel che è certo è, che la formazione in azienda non deve essere vista come l’aspirina per un raffreddore temporaneo, o un analgesico per un fastidio ricorrente, ma una prassi sistemica dell’intero processo, qualsiasi sia il core business. Quindi alla domanda cosa significa fare formazione in azienda? Diventa naturale rispondere, che significa individuare, costruire e realizzare processi di crescita, trasformazione e innovazione. Perché l’azienda è un organismo vivente, un individuo unico, che deve la sua unicità alle persone che l’hanno voluta, costruita e che ogni giorno contribuiscono a farla funzionare e a mantenerla in salute. Un’azienda, come ogni essere vivente segue processi di crescita e maturazione del tutto fisiologici, ma allo stesso tempo per evolversi e adattarsi ai mutamenti, che siano interni o dettati da condizioni dell’ambiente esterno, ha bisogno di informazioni, d’imparare, per elaborare nuove strategie o comportamenti che le permettano, non solo di vivere, ma soprattutto di migliorarsi.
Ecco che diventa fondamentale, in particolare nei settori strategici come il management o le reti vendita, sviluppare e attuare percorsi formativi specifici, che rispondano alle reali esigenze e alle caratteristiche dell’azienda. Un piano di formazione deve essere prima di tutto efficace e quindi deve rispondere a domande e perseguire obiettivi specifici. Per questo è fondamentale scegliere referenti per la formazione che garantiscano la capacità di “cucire in maniera sartoriale” percorsi, su tematiche attuali, con tecniche innovative, modalità di fruizione funzionali e nel rispetto dei tempi e delle necessità aziendali.
I mercati, il mondo del lavoro sono in costante evoluzione e garantirsi il vantaggio competitivo di saper cogliere e sfruttare questi mutamenti è essenziale. È sotto gli occhi di tutti come il padroneggiare la comunicazione sia diventato altrettanto importante, se non più importante in certi casi, della competenza nel fare le cose. Oltre alle indispensabili competenze tecniche, le così dette “hard Skill”, sono sempre più
richieste abilità personali, trasversali e complementari al lavoro, le Soft Skill, che riguardano per esempio la gestione del carattere o la capacità di instaurare rapporti efficaci, nel campo professionale così come in quello personale.
Sviluppare l’attitudine alla performance, raffinare le strategie di vendita, migliorare e rendere efficace la comunicazione, valorizzare le competenze di leadership, diventano tutte aree fondamentali e quindi d’interesse primario, quando si pensa oggi alla formazione aziendale interna.
Investire sulle persone quindi, da all’azienda l’opportunità di coglierne appieno potenzialità e competenze, di guadagnare in efficienza e competitività, per il raggiungimento dell’obiettivo comune che è il successo.