Il network non è una moda. Il Network Marketing è una professione a cui aggiungo un cruciale aggettivo: è una professione NUOVA. Nuova rispetto a cosa? Rispetto a un modo di pensare, alle abitudini lavorative e all’economia che ha caratterizzato l’Italia negli ultimi decenni.” – afferma Gianluca Spadoni, fondatore dell’accademia dedicata al network – “Siamo in piena rivoluzione culturale e la domanda da fare è: sei pronto a esserne una parte attiva, oppure starai lì fermo a subirla? Cioè pensi che il Network sia ‘interessante’ o hai veramente compreso e intuito che ci stiamo approcciando a un nuovo mondo e a un nuovo modo di fare impresa? Per me tutto parte dal concetto di apertura mentale, è fondamentale che tu ti faccia questa domanda: “Sono disposto a pensare diversamente da come ho fatto finora?” Perché non sarà il Network che ti farà svoltare professionalmente ed economicamente, ma sarà un nuovo mindset, un nuovo TE. Se ci rifletti, il modo di pensare che ti fa guadagnare duemila euro al mese, non è il modo di pensare che te ne farà guadagnare diecimila, che non sarà a sua volta il modo di pensare che te ne farà guadagnare cinquantamila. Serve una testa nuova, un nuovo modo di affrontare la vita. Stessa identica cosa riguarda il modo di pensare del dipendente, che differisce radicalmente dal modo di pensare del networker. “Abbiamo sempre fatto così” è una delle più grosse baggianate che udirete nei prossimi dieci anni: in un mondo che cambia costantemente questa frase è quantomeno idiota. Sei disposto a considerare anche un’altra prospettiva, ad aprire anche l’altro occhio, a pensare, guardare e agire… oltre?”

“L’auto-imprenditorialità è la tendenza lavorativa che da oggi caratterizzerà il futuro, e questo è uno dei temi più importanti che affronteremo all’Horizon – afferma Gianluca Spadoni – A causa dei mutamenti socio-culturali, al sempre maggiore impatto del digitale, all’evoluzione dei sistemi distributivi, il mondo del lavoro sta chiedendo un cambiamento alle persone. In questo senso la crescita del Network Marketing avviene perché risponde a questa richiesta di novità, di innovazione, di specializzazione. In questo momento in Italia ci sono 12 milioni di persone “in esodo”, che stanno cambiando il loro lavoro, e coesistono tre diverse generazioni (i nativi analogici, i migratori digitali, e i giovani, nativi digitali), dunque è fondamentale essere preparati personalmente e professionalmente”.

Nei prossimi anni imparerai a VENDERE.
Stiamo finalmente imparando a capire che oggi saper vendere e sapersi vendere vale tanto quanto chi siamo e cosa vendiamo, che il Marketing non è un “di più” ma che sta diventando un’esigenza irrinunciabile per le aziende e per i professionisti.

Seconda cosa imparerai a ORGANIZZARE e organizzarti.
Se fino ad ora hai ricoperto ruoli da dipendente, probabilmente questa capacità ce l’hai poco sviluppata e un po’ latente… ma il problema di farsi organizzare la vita dagli altri è che gli obiettivi in ballo sono i loro, non i tuoi.
E invece è fondamentale acquisire questa abilità: tutti sappiamo quanto sia importante saper lavorare per obiettivi.

Terzo, imparerai il valore della SQUADRA, che va molto oltre il mero lavorare insieme.
La differenza tra un gruppo e una squadra non sta negli elementi relazioni ma nel motivo per cui le persone scelgono di stare insieme, ovvero tante teste che vogliono la stessa cosa, tanti cuori che vogliono tagliare lo stesso traguardo.

Quarto, imparerai a COMUNICARE, a relazionarti.
Imparerai che saper parlare è importante e che altrettanto importante è saper ascoltare, che a volte con i ‘non detti’ facciamo casini inimmaginabili semplicemente dando per scontato qualcosa che, con un po’ di attenzione e consapevolezza in più, avremmo evitato.

Quinta e ultima cosa, imparerai a MOTIVARE gli altri e te stesso/a, dove per motivazione intendo “motivo + azione”, ovvero trovare una ragione per fare qualcosa e per mandare avanti un progetto.

Deve avere un mercato enorme e che il prodotto o il servizio che andrai a distribuire sposi i bisogni delle persone, che faccia presa sulle loro necessità.

Il prodotto o il servizio che distribuisci deve essere oggettivamente di alta qualità. L’alta qualità ti fornisce il vantaggio competitivo della convinzione, della sicurezza, della motivazione da sfoggiare con i clienti e risultare vincenti.

Deve avere libertà territoriale. Se affronti un business e un Network che si sta espandendo, più è grande il bacino di utenza, più sono grandi le tue possibilità. Quindi deve potersi muovere a livello nazionale. meglio se internazionale.

Deve basarsi su un Piano Marketing che preveda una seria e reale meritocrazia. Intendo la possibilità che ognuno deve avere di poter fare di più e meglio di chi ha aderito prima di lui/lei.

Che ti piaccia, che sia aderente ai tuoi principi, ai tuoi valori e alle tue visioni del mondo, che abbia a che fare con Te, che tu sia genuinamente innamorato di quello che andrai a raccontare, a vendere o a condividere.

Come rivela un’indagine di Ipsos-Mori commissionata da Seldia e resa nota da Avedisco (Associazione Vendite Dirette Servizio Consumatori) il Direct Selling ha registrato negli ultimi anni dati occupazionali in controtendenza rispetto alla situazione globale: più di 561.000 incaricati alla vendita diretta in Italia e oltre 15 milioni in Europa. Dati importanti che sottolineano come il Direct Selling è un’opportunità di lavoro inclusiva, adatta a persone di diverse età, trasversale e capace di soddisfare le esigenze dei lavoratori moderni (giovani, neolaureati, studenti, o meno giovani, persone che voglio reinventarsi professionalmente).