Mamma guarda come sono bravo! Le performance e soprattutto la loro valutazione sono parte intrinseca della nostra vita e non solo di quella lavorativa.
Qual è la performance a cui sei più affezionato o quella di cui sei più fiero? Puoi ricordartene una o più, o puoi contare su trand costanti di risultato? Cos’è la performance, imparare a costruirla e a misurarla può determinare la svolta decisiva, della vita, così come del successo di un’impresa.
Il primo voto sul quaderno a scuola, la lettura di un bilancio trimestrale dell’azienda che dirigiamo, la
performance e il suo valore permeano costantemente la nostra vita.
Crescendo abbiamo scoperto e imparato che per avere sempre buoni voti è importante, se non
indispensabile studiare con costanza e impegno. Allo stesso modo un atleta sa bene che per salire sul
podio, magari sul gradino più alto, dovrà allenarsi duramente. In ogni caso ci troviamo alle prese con una, o una serie di performance.
Le parole ci servono per indicare oggetti e concetti, quindi per iniziare a delineare cos’è la performance,
andiamo alla sua origine, all’origine della parola. Performance è un altro termine che abbiamo mutuato
dall’inglese, ma che affonda le sue radici nel francese performer – compiere, e nel latino tardo performare – dare forma, in senso generale quindi significa dare forma, realizzare concretamente un’attività, un
comportamento, un evento, situazione specifici. Così estendiamo il concetto al rendimento di una
macchina, o al successo di un prodotto. All’intensità di un’interpretazione attoriale, ma anche all’accadere di un evento che diventa arte nel momento in cui accade. In ambito sportivo, la performance indica i risultati di un atleta, di una squadra, in determinate competizioni o in un periodo. In ambito sociale ed economico, definisce i risultati di una condotta, di un programma, di un piano come quello
industriale.
Ogni performance, di qualsiasi natura, è il risultato di almeno tre differenti variabili, quella tecnica,
quella atletico/fisica, e quella mentale/emotiva.
Ad ognuno di noi è successo almeno una volta, di realizzare un risultato eccezionale, ma quanti
possono dire di essere in grado di ripeterlo ogni volta che lo desiderano o che sia necessario?
Avere il controllo di tutte le variabili della performance implica mettere in atto diverse strategie,
competenze, qualità mentali e fisiche, al momento giusto e secondo necessità. Risultati che
dipendono da un esercizio costante. Ogni piano di allenamento, presuppone che ci siano degli
obiettivi, ma questi non sono tali se non sono in un qualche modo misurabili, definibili. Una
performance, per sua natura deve essere misurabile. Un piano di allenamento, come quello di
investimenti deve essere prima impostato e successivamente seguito correttamente, al fine di evitare
affaticamento o peggio infortuni, termini che prendiamo in prestito dallo sport, ma che valgono in
ogni ambito. Esagerare o sovrastimare può essere molto pericoloso.
Un atleta si affida ad un preparatore per la parte fisica, molto spesso anche ad un coach che lo segua
nel percorso di miglioramento della performance nel suo complesso. Tutti possono intraprendere
un percorso simile, legato alla vita privata, così come a quella professionale, e seguire corsi in cui
imparare cosa serve e cosa fare per migliorare le proprie performances, quali parametri usare per
valutarle, come definire un programma di implementazione che tenga conto dei diversi fattori di rischio, e magari, come accade nell’alpinismo e in generale negli sport estremi, rendersi conto quando è il momento di fermarsi.
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Biografia Max Damioli >>>