Abbiamo già parlato del pericolo del Talento e della Bellezza. Oggi vediamo come possono essere usati a proprio vantaggio, sfruttandone il Margine Competitivo. – Max Damioli
Iniziamo con l’identificazione dei propri PUNTI DI FORZA a partire dalla REGOLA che in gara si va con i propri PUNTI DI FORZA, non con i dubbi sulle AREE DI MIGLIORAMENTO che, invece, vanno affrontate in allenamento, se necessario.
Una premessa sarebbe che se a scuola io sono molto bravo nelle materie umanistiche e scarso in quelle scientifiche, è inutile accanirsi: mi conviene portare il mio8 “naturale” al 10 e mi basta portare il 3 al 5 in matematica.
Se facessi il contrario avrei uno studente mediocre: nel suo talento scenderei al 7 o persino al 6 per cercare disperatamente e soffrendo di portare matematica al 6.
Einstein diceva che siamo tutti “geni” in un qualche campo, ma se chiedi a un pesce di arrampicarsi su un albero, in breve tempo si sentirà stupido. Aggiungerei…come uno scoiattolo in mare.
E dunque partiamo dalla frase di Gianluca Spadoni che spesso dice: “Non cercare persone di talento: cerca il talento nelle persone!”
Ricapitolando: partiamo dai nostri Punti di Forza, i Talenti che abbiamo ricevuto per nascita e sfuttiamoli al massimo per sostenere il nostro percorso verso l’obiettivo personale o di squadra.
Ciascuno ha i propri: capacità di relazione, di calcolo, di sintesi, di visione, di elaborazione, di previsione, sensibilità o il suo contrario: resilienza.
Ciascuno ha il suo posto in squadra, il suo momento giusto per estrarre il proprio talento.
Una buona Guida, un buon Coach sa sempre che cosa può aspettarsi dai suoi atleti e quando chiedere di esprimere il proprio talento.
Nella vita personale e professionale il proprio talento allenato è il Punto d’Appoggio per sollevare il mondo.
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IL TALENTO, come la BELLEZZA, è PERICOLOSO! >>>