La leadership non è solo un dono, e nemmeno un miraggio, è metodo e disciplina.

La leadership, oggi più che mai, è un’attitudine necessaria in ogni ambito e aspetto della vita, in famiglia, nelle relazioni e nelle amicizie e in particolare nel lavoro.

Affrontare la quotidianità con una visione da leader permette di gestire il presente, proiettarsi nel futuro, gestendo in maniera efficace il cambiamento. 

Se apriamo il dizionario alla voce leadership leggiamo: posizione di preminenza, con funzione di guida… ma cosa significa in ambito aziendale e personale avere un ruolo di leadership? Per essere leader bisogna essere i capi? La leadership è una dote innata o si può imparare? 

Come ci sono leader diversi, non esiste un solo modello di leadership, ma possiamo avere quello definito Autorevole o quello Democratico, quello Burocratico o Collaborativo, per citarne alcuni, ma che non esauriscono il vasto spettro delle diverse tipologie, la particolarità è che ognuno può essere più o meno efficace, anche in rapporto ai diversi specifici contesti in cui è applicato. 

In primis dovremmo ricordarci che ognuno è leader di se stesso, quindi abbiamo tutti se non il dovere, almeno l’ambizione di essere in grado di gestire le nostre emozioni, le nostre capacità relazionali, di comunicazione, di empatia, di organizzazione, di perseguire i nostri obiettivi, trovando e mettendo in atto le strategie più adatte allo scopo. 

Essere leader, o avere un ruolo di leadership, non significa infatti semplicemente comandare, ma adottare comportamenti coerenti con il proprio ruolo, perché è con l’esempio, prima che con le parole o con i gesti, che il leader esprime la sua influenza positiva. 

Gestire in maniera efficace la leadership, in particolare nel management aziendale, implica saper creare un clima positivo, per esempio nel gruppo di lavoro. Saper porre in maniera corretta gli obiettivi, esporre e predisporre efficacemente tempi, ruoli e strategie, e non da ultimo motivare i collaboratori al fine di raggiungerli. Tutto questo deve inoltre avvenire, in un contesto di fiducia reciproca e lealtà, che sono il presupposto per un clima di lavoro che sostiene l’impegno, promuove la crescita e le performance delle persone, lascia margine all’assunzione di responsabilità dei singoli, per il raggiungimento del successo del gruppo. 

A questo punto è chiaro che la leadership non è un “evento”, ma un processo complesso, che non può prescindere dalla formazione e dalla crescita personale dei singoli, a partire dal leader o di chi ne ricopre il ruolo. 

Ecco che diventa essenziale, saper utilizzare tutti gli strumenti che si hanno a disposizione e implementare costantemente il proprio bagaglio di conoscenze. Potenziare le proprie capacità, in ambiti specifici riguardanti gli aspetti tecnici del lavoro, ma soprattutto nell’organizzazione generale dei processi e del capitale umano. Aspetti come la gestione delle emozioni dei collaboratori, o come la negoziazione e la persuasione, diventano imprescindibili per sviluppare la nostra leadership. La buona notizia è che tutto questo può essere imparato, scegliendo programmi di formazione specifici.

 

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