La fiducia, bene prezioso. Difficile da conquistare, facile da perdere.
Instaurare un rapporto di fiducia è sicuramente una delle imprese più delicate da affrontare, anche perché la fiducia non è data per sempre una volta acquisita. Anzi va conquistata e mantenuta costantemente, perché basta un passo falso, una distrazione, un imprevisto di troppo per incrinare un rapporto di fiducia.
In questa nuova intervista per Radio Evolution Forum, Sara Serafini ha conversato su coerenza e fiducia con Emanuele Maria Sacchi, maggior esperto di carisma a livello europeo, chiedendogli in particolare come è possibile conquistare la fiducia esaltando la coerenza.
Sara – “Ben ritrovato Emanuele. La prima domanda che vorrei farti oggi è: Cosa ispira fiducia?”
Emanuele – “La fiducia è l’insieme di quattro elementi. Per prima troviamo la coerenza, come è facile intuire, seconda è invece la percezione. Posso essere la persona più coerente del mondo ma se gli altri non lo percepiscono, non lo vedono, non lo riconoscono, vale a poco. La terza è la competenza, inteso come lo sviluppo delle competenze, l’avere ancora voglia, indipendentemente dall’età e dal ruolo, di crescere, di imparare e migliorare. Perché al giorno d’oggi non possiamo permetterci di fermarci. L’ultimo pilastro che poi genera una relazione di fiducia è l’orientamento ai risultati, e non agli sforzi, sono due cose molto diverse. Un esempio, ci sono persone che dicono: Io sono a dieta. Questo non è un risultato, è uno sforzo. Mentre un risultato è: Ho perso cinque chili e riesco a mantenere il mio peso forma da almeno sei mesi. Questi sono i quattro pilastri su cui si fonda una relazione di fiducia”.
Sara – “Come si fa a conquistare la fiducia?”
Emanuele – “Ci sono tanti modi per ottenere la fiducia, mi permetto di suggerirne uno, che credo concreto. Il nostro tempo lavorativo, il nostro tempo professionale, non lo decidiamo noi, o meglio lo decidiamo in parte noi, ma in buona parte viene gestito dagli altri. Mi spiego. Se lavoriamo con colleghi, se squilla il telefono dobbiamo rispondere, quando arrivano le e-mail dobbiamo rispondere. Nessuno è libero al 100% di organizzarsi il suo tempo lavorativo. Quando ci prendiamo un impegno dobbiamo tener conto di questo, che non abbiamo il 100% del tempo a disposizione per rispettare quell’impegno. Abbiamo magari il 20% del tempo a disposizione. Quindi a volte in bona fede, ci prendiamo un impegno, e poi ci troviamo con l’acqua alla gola, perché ci rendiamo conto che ci sono imprevisti, urgenze, distrazioni, magari causate da altri, che ci impediscono di rispettare le scadenze. Quindi il primo suggerimento pratico è: ogni volta che prendi un impegno tieniti un margine comodo se puoi. Ovvio che se non si può, non si può. Ma l’imprevisto è sempre dietro l’angolo e non tenere fede agli impegni è deleterio per la fiducia”.
Sara – “Un esempio concreto per non incappare in questa situazione? “
Emanuele – “Ogni volta che si prende un impegno bisogna negoziare la scadenza. È chiaro che ci sono impegni che non puoi negoziare, vanno portati a termine entro un giorno o un’ora precisi. Ci sono invece impegni che si possono negoziare e quindi vendi cara la pelle, se pensi che per fare una cosa ci vogliono tre giorni, di che ci vuole una settimana, e se qualcuno fa obiezioni, di che per farla bene ci vuole una settimana. Il messaggio è questo, siccome il tempo non è tutto nelle nostre mani, anzi, siccome gli imprevisti e le urgenze fanno parte della nostra vita, tieni un margine comodo per le scadenze, tutte le volte che puoi. Già siamo sempre di corsa, se qualche volta riusciamo a non correre avremmo già ottenuto un bel risultato, senza il rischio di venire meno, nostro malgrado, agli impegni presi”.
Come non essere d’accordo con Emanuele Maria Sacchi sull’importanza del prendersi il giusto tempo per fare le cose, e farle per bene. Ringraziando Emanuele Maria Sacchi per i suoi consigli utilissimi nella nostra quotidianità, vi diamo appuntamento alla prossima puntata di Radio Evolution Forum, il canale Telegram di consigli, riflessioni e visioni per affrontare con qualche strumento utile in più il mondo del lavoro, la nostra professione o la conduzione di un’impresa.
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