"GRAZIE, NON MI INTERESSA."

“GRAZIE, NON MI INTERESSA.”

Questa volta Emanuele Maria Sacchi viene in nostro soccorso per superare brillantemente una delle obiezioni più temute dai commerciali di tutto il mondo, il famigerato: “Grazie, non mi interessa.”
Emanuele cosa ci consigli di fare davanti alla frase più scoraggiante che si possa immaginare??

 

Effettivamente il “Non mi interessa” è una delle obiezioni più complicate che esistano.
“Non mi interessa” è un’obiezione che tipicamente si riceve al telefono: ad esempio, quando ci chiamano alle otto e mezzo di sera, a casa, per proporci l’energia, il gas, la luce e l’olio, il vino o quant’altro, di solito per tagliare corto diciamo “Grazie, non mi interessa”.

“Non mi interessa” è un’obiezione veramente difficile. Uno che ti dice che non gli interessa, che te lo dica al telefono o che lo faccia di persona, è come se ti stesse dicendo “Non ti voglio più, sparisci dalla mia esistenza!”.

È come se tu fossi davanti a un plotone d’esecuzione e ti stessero per fucilare, per fare fuori! Ma di fronte a un plotone d’esecuzione il condannato a morte che cosa fa?? Esprime l’ultimo desiderio! E qual è l’ultimo desiderio di un condannato a morte? Beh, almeno nei film… “Me la fate fumare una sigaretta?” e la sigaretta al condannato a morte gliela farei fumare, di solito si…! Ok, il cliente che dice “Non mi interessa” ti sta condannando a morte. Tu esprimerai l’ultimo desiderio, l’ultimo desiderio naturalmente è una domanda a cui lui non potrà che dire di sì e questa domanda è “Capisco, posso farle un’unica domanda signor Rossi? Un’unica domanda! Se preferisce, un’ultima domanda!”.

È un’unica domanda, se è una persona educata e cortese il signor Rossi, un’unica domanda te la permette. Quindi ti darà “Mi dica!” a questo punto te la devi giocare alla grande, hai un’unica domanda, un’unica chance per riaprire la trattativa.
E la domanda che io ti suggerisco di fare, perché è la domanda più persuasiva nel superamento dell’obiezione, è: “Da quanto tempo non fa un confronto? Fare un confronto al giorno d’oggi penso sia una cosa utile e intelligente, non crede?”. Questa è una domanda bellissima. “Confronto” è una parola magica: tu non vendi, tu permetti alle persone di fare un confronto, tra quello che già hanno e quello che potrebbero ottenere. Il tuo obiettivo in quel momento non è vendere, il tuo obiettivo è permettere al cliente di fare una comparazione.

Anche perché fare un confronto al giorno d’oggi è una cosa utile e intelligente. Se mi dice di no, sta ammettendo pubblicamente di essere una persona poco intelligente e questo la gente di solito non lo dice… e tu otterrai la possibilità di fare un confronto.

Sono Emanuele Maria Sacchi.
Buon lavoro, buon lavoro davvero.

 

 

EMANUELE MARIA SACCHI > biografia completa

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